Indie Music, cos'è il genere indie?

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MissViolet13
view post Posted on 20/11/2008, 15:25




Il termine Indie, deriva dalla parola inglese "independent", tale espressione si riferisce a tutti quegli artisti che non firmano contratti con la grandi etichette (major), tuttavia, non è affatto detto che un'etichetta che si definisce indipendente garantisca un approccio libero, non orientato verso il marketing o comunque a uno stile musicale prettamente commerciale, né d'altra parte è vero che le major stesse siano orientate esclusivamente alla produzione di musica commerciale.
Il termine Indie è spesso confuso con il tipo di suono prodotto dal musicista quando è in realtà il modo in cui il suono è presentato o prodotto. Infatti, esso è spesso associato a un artista o a un gruppo che non fa parte della cultura mainstream (cultura di massa) o che fa musica al di fuori dell'influenza della stessa. Sebbene lo stile musicale di questi gruppi possa variare molto, tale associazione deriva infatti da un atteggiamento tipo "fai-da-te" e dall'abilità di lavorare al di fuori delle grandi corporations.

La parola indie è utilizzata talvolta per fare riferimento specificamente a vari generi o suoni. Negli anni novanta molti gruppi Britpop erano definiti indie, anche se la maggior parte degli artisti avevano siglato contratti con le major e dominavano le classifiche di vendita.

In tempi recenti, per indie si intende solitamente identificare un filone musicale che tende a recuperare aspetti sonori tipici degli anni sessanta, mischiandoli spesso a campionamenti elettronici, e, in alcuni casi anche a ritmi dance, ispirandosi alla musica degli anni ottanta. Alcune tra le band di riferimento in questo senso sono The Killers, The Bravery, The Libertines, Babyshambles, The Strokes, Interpol,Arctic Monkeys, Yeah Yeah Yeahs, The Wombats. Il termine è anche utilizzato come sinonimo di musica alternativa, una parola che spesso comprende anche quella musica di massa, cinicamente prodotta dal mercato delle major per giovani adolescenti ribelli.

Questi usi del termine indie sono tuttavia impropri per svariate ragioni: primo le qualità stilistiche non sono sempre correlate all'indipendenza commerciale o all'aderire ai principi indie (questo è particolarmente vero quando una sonorità diviene popolare, i suoi esponenti di punta sono messi sotto contratto da una major e gruppi più orientati al successso e team di produzione cercano di imitarne lo stile). Secondariamente, per quanto pervasivo qualsiasi stile di musica possa divenire in un dato momento, non può impersonare tutta la vasta complessità della galassia indie, dal momento che ci saranno sempre gruppi, artisti che operano al di fuori di quella particolare definizione di stile.

Coloro che seguono l'universo indie tendono a non vedere di buon occhio i gruppi che riportano grandi successi col grande pubblico.

Ci sono un certo numero di tratti filosofici e culturali che possono essere molto più utili nell'evidenziare che cosa è veramente l' "indie", piuttosto che specifici stili musicali o tendenze commerciali. Gli artisti indie si preoccupano maggiormente della loro espressione artistica piuttosto che delle considerazioni commerciali. Una sensibilità "fai-da-te" che ha preso origine dal punk negli anni settanta, è spesso associata con l'indie, con gente sulla scena musicale coinvolta nei gruppi, etichette, organizzazione di serate e fanzine. L'Indie ha spesso uno sguardo internazionalista, che va di pari passo con un senso di solidarietà con altri fans, gruppi e etichette in altri paesi che condividono la stessa sensibilità; piccole etichette indipendenti spesso distribuiscono dischi per etichette simili all'estero, e gruppi indie vanno spesso in tour autofinanziati in altre città o paesi, dove coloro che fanno parte della scena indie locale sicuramente aiuteranno a organizzare date di concerti e provvederanno all'ospitalità e ad altre forme di supporto.

Artisti indie di determinate epoche spesso vanno contro i trends prevalenti. Per esempio l'estetica lo-fi (una deliberata mancanza di definizione e una autentica "ruvidezza" e imperfezione nel suono) è stata spesso associata con l'indie in particolare quando i dischi dal suono pulito e rifinito erano appannaggio esclusivo dell'industria discografica di grande distribuzione; questa linea di demarcazione è, da allora, divenuta molto indefinita, in un mondo dove registrazioni di buona qualità possono essere fatte sempre più facilmente con sistemi di registrazione, anche casalinghi, basati su tecnologia digitale a basso costo e dove produzioni commerciali, a loro volta, ricercano un sound lo-fi di maniera.

Le persone che seguono il modello di vita indie sono comunemente definiti e si autodefiniscono in inglese indie kids, al di là dell'età.

La musica indie è a sua volta suddivisibile in diversi sottogeneri, tra cui i principali sono l'indie rock e l'indie pop, che si differenziano essenzialmente per aspetti culturali e di presentazione degli artisti appartenenti a uno o all'altro sottogenere, più che per strumentazione o per intensità ritmica delle canzoni, che spesso tendono anzi ad essere similari. Altri sottogeneri degni di nota sono l'indie dance (una sorta di fusione tra l'indie pop e la musica dance elettronica), e il post-rock, che destrutturano il rock in schemi essenziali ed emotivi. La band che è unanimamente riconociuta quale iniziatrice del genere è la formazione americana Slint. Dalla loro influenza è poi nato un filone musicale che annovera nomi come Rodan, Codeine, Low, June of 44, Don Caballero, A Minor Forest e molti altri. Alcuni di questi gruppi sono in realtà classificabili in sottogeneri differenti, come i Don Caballero che sono stati forse i più autorevoli rappresentanti del Math-Rock.

Fonte: Wikipedia (Musica Indie)
 
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